Nella presentazione di istanze per ottenere titoli edilizi per interventi di ristrutturazione, nuova edificazione e opere viabilistiche, oppure nell’ambito di interventi urbanistici attuativi e strumenti di programmazione negoziata, il proponente è tenuto ad eseguire un’indagine ambientale preliminare delle aree e degli immobili interessati, volta a verificare la salubrità degli stessi o la necessità di avviare procedimenti di bonifica ai sensi del Titolo V parte IV del DLgs 152/06.
A titolo esemplificativo – ma non esaustivo - le indagini devono prendere in esame:
- aree e immobili precedentemente utilizzate da attività industriali, agricole o di allevamento;
- aree e immobili che siano serviti come deposito di immondizie, letame o altro materiale insalubre;
- l’esistenza di pozzi, serbatoi, coperture in eternit e di ogni altra potenziale origine di contaminazione.
Salvo i casi in cui sia espressamente richiesto un contraddittorio con ARPA, l’operatore deve eseguire l’indagine in autonomia.
Le indagini di cui sopra devono essere inoltrate al Settore Gestione del Territorio, unitamente alla restante documentazione relativa al progetto edilizio o urbanistico.