Oggi,10 febbraio, commemoriamo il giorno del Ricordo in memoria dei Martiri delle Foibe.
Queste vittime sono dei veri e propri martiri: istriani, giuliani e dalmati uccisi dalla follia comunista nell’immediato dopoguerra.
Sono italiani, trucidati solo perché italiani, in nome di una presunta appartenenza al regime fascista.
Ormai la storia ha ampiamente chiarito e dimostrato quello che questi nostri connazionali hanno dovuto patire e soffrire.
Sono stati cacciati dalla propria terra, l’Italia, nel 1947 in nome di un trattato di pace che li ha venduti.
Purtroppo troppo spesso nel corso di questi anni, la storia delle foibe è stata dimenticata, citando le foibe solo come “depressioni carsiche“.
Invece in queste cavità carsiche sono state gettate migliaia di persone, ancora vive, solo perché italiane.
Noi come italiani, degni di questo nome, non possiamo dimenticare voltando la faccia da un’altra parte, come per troppi anni è stato fatto.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare migliaia di nostri connazionali spazzati via dal destino e cancellati dei libri di storia.
Li chiamavano fascisti, ma erano solo italiani!
Non possiamo dimenticare il ricordo delle loro sofferenze, che deve essere da monito e da sprone per evitare che certi negazionismi continuino ad esistere.
Il negare l’evidenza dei fatti e quanto la storia ci ha insegnato e ci racconta è la peggior forma di viltà che si possa avere verso i morti.
Lo dobbiamo a loro, lo dobbiamo ai loro eredi ma soprattutto lo dobbiamo alle nuove generazioni.
Non dimentichiamo e non dimentichiamoli.
Onore a loro e viva l’Italia.
IL SINDACO
Paolo Bianchi